Mi ero riproposto, in questo blog, di non affrontare temi che non avessero appartenenza con la scrittura e la sua forma più intrinseca, ma è impossibile non lasciare una breve, personale traccia su ciò che, ieri, ha colpito la Francia e la sua civile libertà di espressione. Uomini diversi, innocenti e coraggiosi, freddati in nome di qualche cieca follia mascherata da pseudo motivazioni religiose. Un’infinita sequela di atti terroristici colpiscono quotidianamente il mondo, spezzano la vita delle persone senza aggiunge altro che dolore, rabbia, rendendo aleatorie – quasi obsolete – parole come: accoglienza, rispetto, tolleranza, fratellanza… fede! Il male mostra le sue innumerevoli espressioni malvagie, nutrendosi della devastante ignoranza di certi uomini e di vuoti “Dogmi” prestati alla bisogna, ma senza possibilità di potersi saziare da tutto ciò. Ognuno, dentro se stesso, rivolga un profondo pensiero di speranza. Sarebbe già qualcosa!
P.S.
… e a quel Dio universale dico: “Tu che – forse – puoi ogni cosa, una chirurgica saetta a incenerire le prepotenze degli uomini, ogni tanto, potresti anche scagliarla. Così, tanto per ricordarci che non ci è concesso spudoratamente di fare proprio tutto!”
© Roberto Anzaldi