A mezz’aria è una gara di bravura e intelligenza tra autori consapevoli che hanno scritto le loro storie prendendo spunto da piccoli particolari vissuti diventati, come per incanto, interessanti motivi di svago e riflessione. Il tema della difesa della natura è fortemente sentito da alcuni, mentre in altri ha prevalso l’attenzione al sociale e in altri ancora l’evasione nel sogno e nel mondo dell’infanzia al quale attingere per ripescare il valore dell’esperienza. E ancora la tradizione popolare che, mediata dal ricordo dei racconti dei nonni, ha permesso la trascrizione di esempi di furbizia e di saggezza o anche solo di vagabondaggi tra le strade del cielo. Ne sono uscite situazioni che non possono non risultare interessanti e coinvolgenti. (dalla prefazione…)
“Cornelio, la cornacchia di pezza dagli occhi furbi e un po’ stralunati che carpisce i segreti dei sogni per farne bellezza interiore” (Anna M. Fabiano – 17.09.2008)
– Dall’incipit: “Il mio nome è Cornelio. Sono uno splendido esemplare maschio di cornacchia molto, molto pelosa, fatta di pezza color arancione. Ho grandi occhi composti da una fragile…”
© Roberto Anzaldi