Si è tutti bravi e pronti a commentare ogni tipologia di minchiata (mi si perdoni l’ogni) possibile sulle varie bacheche dei social network, molto meno quando le questioni si fanno precise e “schieranti”. Mi stupisce la ridottissima presenza su molti di questi social di “voci”; non dico nessuna e neppure di click o dei “mi piace”, ma non commisurata al gravissimo problema della violenza sulle donne, come a ogni classificazione di tale, infame reato, ovviamente! Certi uomini (anche se in misura minore molte donne, comunque) sono davvero individui (mi risulta difficoltoso nominarle persone) deboli, “problematici”, dipendenti affettivamente e non consapevoli del loro grave disagio psicologico, di quanto intimo dolore e inficianti intralci possano provocare nelle persone che dicono/credono di amare! L’amore non è possesso ma condivisione. Non saprei quale ferita potrà mai essere la più difficile da superare, se quella fisica o quella psicologica, ciò che annichilisce maggiormente l’anima delle vittime, spesso soltanto povere innocenti senza strumenti consapevoli per ribellarsi. Già vittime di qualche pesante retaggio del proprio vissuto, presente come una sorta di imprintig, un marchio apposto nell’anima, distante e difficile da cancellare se non attraverso un lungo percorso assistito, duro e tortuoso.
Scrivo contro ogni forma di abuso, sopruso, violenza sulle donne. Mi ripugna pensare che un mio simile, almeno nelle sembianze, possa prevaricare, annientare la vita altrui con la scusa di sentimenti malati, deviati che non appartengono a nessuna sfera di bontà del cuore, a nessun fondamento di pensiero razionale.
Non dovete giustificare, non fatevi carico di un senso di colpa che non vi appartiene. Denunciate, non tacete, non nascondete, prima di tutto a voi stesse, che esista un problema di abuso nella vostra relazione. Il silenzio non potrà mai salvarvi né essere un plausibile rimedio. Annienterà voi, i vostri figli, la vostra vita e tutto ciò che avrete di più caro al mondo. Siate artefici del vostro destino e della vostra libertà di poter essere donne giuste, consapevoli, libere e meravigliose.
P.S.
proprio ora, mentre sto scrivendo questo post, dalla televisone mi giunge la voce molesta di un telegiornale: l’ennesima notizia di un marito, a Perugia, che ha ucciso la moglie a fucilate dopo una furiosa lite. Altre vite distrutte, spezzate dalla solita, cieca follia di esseri fragili, malvagi e innominabili!
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