Racconto per poter testimoniare l’assoluta buona fede (sì, come no!) di certi pseudo editori. Per sommi capi vi dirò soltanto di aver partecipato gratuitamente, circa un mese fa, inviando una poesia direttamente nel sito dell’organizzatore dell’evento; che non citerò neppure per pudore, per un concorso letterario di poesia con scadenza 22.12.2014. Dieci giorni fa, mi contatta telefonicamente la redazione del concorso tramite una certa Dottoressa Vattelapesca qualsiasi, la quale mi comunica che la mia poesia è stata riconosciuta, dalla loro commissione interna (composta da poeti, scrittori, giornalisti, etc. etc.), come veramente originale, fuori dai soliti schemi e prontamente preselezionata tra le cinquanta migliori per il contest finale, ma con buonissime probabilità di essere scelta addirittura come la migliore. Fin qui, tutto bene, ma appena la Dottoressa imbonitrice terminava la sua gratificante, lusinghiera comunicazione, immediatamente dopo, mi offriva la possibilità di entrare nel ristrettissimo giro di quei validi autori cui sarebbe stata “suggerita” una proposta di pubblicazione. Conoscendo già come funzionino queste cose; che prima ti lisciano e poi ti bastonano, non ho dovuto aspettare che solo alcuni secondi, prima che l’interessatissima Dottoressa, non mi snocciolasse la bontà di quella opportunità esclusiva, che solo a me e ad altri pochi eletti, sarebbe stata possibile offrire. Tutto dietro il vantaggiosissimo pagamento di una somma pari a circa €. 250,00.= per spese varie di realizzo promozionale dell’opera e di una silloge, che io ho rifiutato categoricamente di voler pagare. Dopo aver ricevuto da lei tutte le rassicurazioni che, nonostante il mio rifiuto, il concorso letterario viaggiasse su binari completamente separati dalla proposta che avevo scelleratamente appena rifiutato, ci siamo salutati cordialmente. Nel caso di ulteriori buone notizie, sarei stato contattato nuovamente dalla loro redazione. Ieri era scaduto il termine del concorso, oggi leggo il risultato della graduatoria finale sul loro sito. Beh, ci credereste se vi dicessi che non sono neppure stato citato tra i primi sessantacinque? Ahahah, ahahah, ahahah! E Facciamocela davvero una sana risata, non credo ci sia altro da aggiungere, tutto si commenta così chiaramente da solo!
Solo per notizia, la poesia era “Rimorso”, che potrete leggere qui, nella sezione dedicata alle poesie.
Un saluto a tutti.
© Roberto Anzaldi
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