Credo che tutti vorrebbero poter vivere un amore così semplicemente complice, consapevole e durevole. Non furono solo i loro corpi ad annusarsi, ma l’incontro delle loro anime gemelle, l’esatta simbiosi al di là delle parole; e ce ne furono molte, continue. Penso che questa sia certamente una forma, forse non l’unica, ma sicuramente capace di farci considerare l’amore come un senso, uno straordinario viaggio della nostra vita.
“Anche se molta parte di tutto quel tempo rappresentato, è già alle mie spalle, spero tuttora anch’io di poter raggiungere una simile magia.”
A mio modestissimo parere, gli attori: Morgan Freeman, Diane Keaton (magistrali) e i loro rispettivi giovani alter ego Carrie Preston, Cynthia Nixon, così come gli stessi personaggi che a diverso titolo appaiono, contribuendo alla storia, sono tutti molto naturali e calzanti. Un variegato spaccato di ciò che si nasconde e si palesa al momento giusto in cui, a prevalere, sono soltanto i sentimenti, qualsiasi essi siano. L’unico appiglio che mi sento di produrre, per un minimo di sano confronto, deriva esclusivamente dal benestante mondo dei personaggi, ma diversamente, sarebbe stata tutta un’altra storia! I sentimenti qui rappresentati sono comunque veri, positivi, non solo riservati agli esseri umani, e questo, ne eleva e di molto le emozioni.
Non ha la pretesa di essere un capolavoro assoluto, ma, a parer mio, è un film da vedere, nonostante la titubanza di certa critica.
© Roberto Anzaldi
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