Il peso delle parole…

MenzognaDedica…

Scrissi davvero e a mano questo biglietto, rivolto a una donna prima d’incontrarla. Fu speciale, intimo e magico quell’incontro, accaduto qualche anno fa. Peccato che lo fu soltanto per pochi attimi, prima di scoprire il buio delle sue tristi menzogne, ma desidero onorarmi e ricordare ugualmente ciò che provai realmente per quella improvvisa astrazione di vita.

“Meraviglia dei miei giorni di attesa,

certamente starò tremando, ora, e il desiderio di incontrarti mi avrà confuso le parole nella voce, ma in questo istante so di poterti stringere le mani e osservarti nei gesti, cosi come ammirare la luce dei tuoi occhi, sussultando di gioia immensa per il calore di un tuo respiro, di un abbraccio sperato… finalmente. Posso annusarti e sentire vicino il suono dolce della tua voce. Non so neppure quando ti consegnerò queste mie parole. Forse sarò già stato stordito assaporando la morbidezza delle tue labbra o forse non ancora, ma ciò che importa è che tu, ora, sia qui per me, per te… per noi!
Sono soltanto una piccola assemblea di parole emozionate, queste mie, così è stato l’intento di dedicarle pensando alla meraviglia di questo nostro magico incontro, alla tua meraviglia, che mi lascerà soltanto il poco fiato per poterti sussurrare… “

Troppo spesso e senza nessuna vergogna, le frustazioni, il nostro egoistico bisogno di gratificazione consente che a parlare per noi non sia propriamente il cuore, ciò che dovrebbe risiedere davvero nei sentimenti d’amore e umani. Una sterile lusinga che non contempla alcuna sensibilità verso chi riceve la follia verbale di certe avarizie, né la sua cinica possibilità di creare sofferenze.

– Le bugie, comunque, furono soltanto sue. Non mi spettò né mai potrà spettarmi il carico dell’altrui coscienza. Il mio sentimento fu sincero e certo, per questo ne porterò sempre un intenso ricordo, per ciò che migrò ugualmente nel mio cuore, sempre pronto ad accogliere il bene. –gesti-che-rivelano-bugie

© Roberto Anzaldi

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