
Anche se per definizione, il perdono non può essere soltanto concesso, perdendo, in questo modo, il valore assoluto di una “stima” così alta. Credo debba considerare anche una parte di giusto merito e di pentimento, di sentita espiazione interiore e personale. Il mistificatore fascino del male dev’essere rifuggito, in ogni sua dissimile forma. Forse, sarà questa l’unica via percorribile per la possibile salvezza delle anime nel cosmo.
Siamo esseri imperfetti, questo è certo, ma perfettamente in grado di discernere, al di là di meri interessi, egoismi o di ciò che volutamente ci raccontiamo o accettiamo come giudizio verosimile e non di limpida verità.
A ognuno le proprie colpe, quindi, ma non soltanto quelle appartenenti – ed evidenti – del genere umano.
© Roberto Anzaldi
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