Mese: Gennaio 2015

Corri ragazzo corri – Film –

Questa è una pellicola franco-tedesca (tratta dal omonimo romanzo di Uri Orlev) che viene proiettata nei cinema a partire da oggi e soltanto per alcuni giorni. Domani sarà la “Giornata mondiale della memoria” , a commemorazione delle vittime dell’Olocausto e delle infinite atrocità di uno dei periodi più bui che il genere umano abbia mai attraversato. L’orrore, la ferocia di…

A mia sorella…

Cara sorella mia, se fosse stato ancora possibile misurare la parte migliore del tuo tempo terreno, oggi, saremmo andati certamente a festeggiare il tuo sessantaduesimo compleanno. Magari all’Osteria dei Mosaici, al Blumarine o in qualche altro ristorante di tuo gradimento. Ti saresti gratificata così… semplicemente! Ti bastava davvero poco per essere, se non proprio felice, almeno serena. Sapevi godere appieno…

Fai bei sogni – Massimo Gramellini

Qualche anno fa, inviai a un piccolo editore alcuni racconti in visione. Mi rispose soltanto dopo alcuni giorni, dicendomi che li avrei potuti far leggere soltanto ad amici e parenti. “Troppo personali e autobiografici”, mi scrisse in risposta. Come a voler affermare che le storie personali non fossero di reale, pubblico interesse. Bene, leggendo questo libro di Gramellini, mi accorgo…

L’insaziabilità del male

Mi ero riproposto, in questo blog, di non affrontare temi che non avessero appartenenza con la scrittura e la sua forma più intrinseca, ma è impossibile non lasciare una breve, personale traccia su ciò che, ieri, ha colpito la Francia e la sua civile libertà di espressione. Uomini diversi, innocenti e coraggiosi, freddati in nome di qualche cieca follia mascherata…

Pino Daniele: “Cosa resta del passato…”

Poche parole per ricordarlo anch’io. Un sottile dolore per un artista, un amico comune smarrito improvvisamente. Non c’è possibile risposta a certe mancanze, se non dentro la  bellezza delle parole e della sua musica ad accompagnare i ricordi, anche della mia vita. Musica che resterà comunque, impossibile da dimenticare. Ecco cosa resterà del tuo passato, Pino! © Roberto Anzaldi